Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
Gibson torna in Lucania sulle tracce dei briganti Il Ritorno di un grande attore, regista, Kattolico:
Gibson torna in Lucania sulle tracce dei briganti
Quasi in incognito, il regista di The Passion torna sui luoghi del suo ultimo film. Con un nuovo interesse, però: raccontare la «resistenza stracciona» contro il Regno d’Italia
di Enzo Natta
Messaggero di S. Antonio,
a. CVIII, n°1232, ottobre 2006
Cappello calcato in testa e grandi occhiali scuri, come se non volesse farsi riconoscere. Mel Gibson è stato visto aggirarsi negli stessi luoghi in cui ha girato The Passion. Altri lo hanno scorto confuso tra la folla nel parco della Grancia, a una quindicina di chilometri da Potenza, mentre assisteva allo spettacolo La storia bandita, che rievoca le imprese dei briganti contro l’occupante piemontese.
Dietro tanta riservatezza c’è probabilmente un vecchio progetto già accarezzato dopo Braveheart e il Patriota: una storia legata al brigantaggio meridionale che – con la sua epopea di guerra di popolo alimentata da spinte indipendentiste – si inserirebbe nella stessa linea ideologica dei due films precedenti. In più, c’è chi giura di aver visto fra le mani di Mel Gibson un libro che non lascerebbe alcun dubbio sulla sua presenza in quei luoghi, né sulla natura delle sue ricerche: La guerra ‘cafona’ di Salvatore Scarpino (Boroli editore). Se, poi, si vuol dar credito anche a voci che circolavano sul set di The Passion, in tutta questa storia entrerebbe anche Carmine Crocco. Chi era costui?
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Chi di speranza campa disperato muore di Nicola Zitara
Siderno, 16 ottobre 2006
Non è questione d’essere pessimista, è la realtà. Che è questa: il Sud dello Stato italiano (ed è stupido considerarlo il Sud d’Italia) è già morto. E’ un cadavere che puzza orrendamente. Né il governo romano potrebbe risuscitarlo, anche se volesse. Solo Cristo, calato in questa terra di miscredenza, riuscirebbe a metterci mano. Tutto è perduto, in primo luogo l’onore.
Al posto del Signore, su questo immane Disastro è planato l’economista politicizzato Romano Prodi. Non ha portato doni. E’ arrivato a Locri in veste di Noè, per salvare il bestiame che pascola abusivamente sul fondo. Dacché l’Italia fu fatta a onta dei suoi uomini migliori, viscide serpi lattare ingrassano succhiando l’ultima stilla di latte dalle smunte mammelle di un popolo truffato, oppresso, irriso, beffato - gente che ormai vive la vergogna dell’appartenenza. Ciascuno dei masnadieri lucra milioni ogni anno, qualcuno centinaia di milioni. Sono la ricompensa del servizio che essi rendono a Roma, ossia alla Toscopadana.
Leggi tutto... Spunti sull’autonomia
L’autonomia, è d’obbligo. Per il nostro Rinascimento
Ho letto l’intervento di Luca Longo “Dall’autonomia allo stato federale”. Mi è piaciuto, lo condivido (e considero “illuminanti” gli altri suoi interventi). Egli mette, tra i fattori che possono determinare la decisione di uno stato di trasformarsi, eventualmente, da Stato regionale (come, giustamente egli ricorda, ha fatto il Belgio nel 1993) in Stato federale, il forte senso di appartenenza ad un certo territorio.Questo mi dà il destro di ritornare su un argomento a me caro (e già ben noto, a quanto ho capito, a chi del Movimento è stato l’iniziatore accanto al compianto Pazzaglia): per cosa dovremmo sentirci, noi Duosiciliani, fortemente attaccati al nostro territorio e tra noi coesi? Per la mafia, per la camorra, per il degrado?
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ix edizione del convegno per la memoria contro l’oblio
GLI EROI DEL VOLTURNO
Capua , 7 ottobre 2006
http://www.editorialeilgiglio.it/img/Capua_2006.jpg
Soldati borbonici assaltano la carrozza di Garibaldi il 1 ottobre 1860
stampa diEduardo Matania (1880)
h. 17:00 Chiesa di S. Maria delle Grazie (Chiesa della Santella)
Santa Messa in suffragio dei Caduti delle Due Sicilie
h. 18:00 Seminarium Campanum, Sala Bellarmino
Presiede: dott. Giovanni Salemi
</SPAN>dott. Francesco Maurizio Di Giovine
Il tenente colonnello Ferdinando La Rosa e il mito infranto di Garibaldi
h. 19:00
studio su Ferdinando II - monologo in cinque scene
Sua Maestà Siciliana
di Dario Tomasello
regia di Giovanni Boncoddo
con Gianluca Cesale e Orazio Corsaro
produzione I Sotterranei del Castello
Nel nostro sito
Libri e gadgets: tutte le pubblicazioni edite o distribuite dal Giglio, sul Regno delle Due Sicilie e sulle radici storiche, religiose, culturali e civili d'Europa
Battaglia delle idee: i temi sui quali più fortemente si è abbattuta l'azione sovvertitrice delle ideologie per cancellare ogni traccia della nostra tradizione culturale cristiana. L'analisi delle argomentazioni ideologiche e gli strumenti per ricostruire la verità alla luce della Tradizione
Lettera napoletana: la newsletter del Giglio, con notizie, informazioni, rubriche, sulle attività del Giglio e sui principali avvenimenti. Iscriviti subito!
Agenda degli eventi: gli appuntamenti e le date da ricordare, cliccando sui giorni segnati in rosso
La verità della storia: brevi interventi di autori vari per rettificare le bugie più ripetute sul Regno delle Due Sicilie
Le attività di Fraternità Cattolica: appuntamenti, recensioni, calendari delle attività organizzate o animate dall'associazione civico culturale
Downloads: testi sulla storia del Regno e su altri argomenti, musiche, tra cui l'Inno del Re, sfondi per il tuo computer, come lo Stemma del Regno delle Due Sicilie, le immagini dei re Francesco II e Ferdinando II, e gli sfondi animati
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Convegno sulle aristocrazie - da Fraternità Cattolica il 16/10/2006 @ 16:29
http://www.editorialeilgiglio.it/img/TFP.jpg
Associazione Tradizione Famiglia Proprietà
Il significato permanente delle aristocrazie
e la prospettiva di Plinio Corrêa de Oliveira
giovedì 19 ottobre 2006
ore 18:00
Salón de Actos dell’Arciconfraternita dei Nobili Spagnoli
via San Giacomo, 40 - Napoli
Marco Crisconio
Le radici storiche della nobiltà
Giovanni Turco
Aristocrazie e bene comune
Julio Loredo
Le élites tradizionali secondo Plinio Corrêa de Oliveira
Nel corso dell’incontro sarà presentata la biografia del prof. Plinio Corrêa de Oliveira
ix edizione del convegno per la memoria contro l’oblio
GLI EROI DEL VOLTURNO
Capua , 7 ottobre 2006
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Soldati borbonici assaltano la carrozza di Garibaldi il 1 ottobre 1860
stampa diEduardo Matania (1880)
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Santa Messa in suffragio dei Caduti delle Due Sicilie
h. 18:00 Seminarium Campanum, Sala Bellarmino
Presiede: dott. Giovanni Salemi
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Il tenente colonnello Ferdinando La Rosa e il mito infranto di Garibaldi
h. 19:00
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
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Difendiamo la nostra Storia Adunata Duosiciliana
I neoborbonici casertani chiamano a raccolta il popolo duosiciliano per protestare contro chi vuole fare del “Real Sito di Carditello” una operazione commerciale, chiunque tiene a cuore la storia e la salvaguardia della cultura meridionale è invitato a partecipare alla manifestazione che il movimento neoborbonico sta organizzando in difesa del sito borbonico di S. Tammaro.
Invitiamo ed esortiamo il popolo duosiciliano a presenziare alla dimostrazione, non consentiamo più questo scempio alla nostra storia.
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Riunioni virtuali e non solo La delegazione lombarda del Movimento Neoborbonico, nella persona di Giuseppe De Gennaro, ha acquistato per un anno una "stanza" virtuale in cui tutti noi duosiciliani possiamo incontrarci, scambiare opinioni, riunirci.
E' un mezzo efficace e gratuito che ci consente di mantenere costanti i contatti da tutto il mondo, di incontrare nuovi simpatizzanti, di rafforzare e tenere vivo quel sentimento di appartenenza al progetto di riscatto delle Due Sicilie. Il programma consente a turno, previa prenotazione per alzata di mano (si clicca su un simbolo a forma proprio di mano), di poter parlare ed intervenire, con la supervisione del gestore della stanza che garantisce il corretto funzionamento della stessa.
La stanza si trova su www.Paltalk.com ed accedervi è un'operazione molto semplice che cercherò di sintetizzare in brevi passaggi.
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Siderno, 16 ottobre 2006
Non è questione d’essere pessimista, è la realtà. Che è questa: il Sud dello Stato italiano (ed è stupido considerarlo il Sud d’Italia) è già morto. E’ un cadavere che puzza orrendamente. Né il governo romano potrebbe risuscitarlo, anche se volesse. Solo Cristo, calato in questa terra di miscredenza, riuscirebbe a metterci mano. Tutto è perduto, in primo luogo l’onore.
Al posto del Signore, su questo immane Disastro è planato l’economista politicizzato Romano Prodi. Non ha portato doni. E’ arrivato a Locri in veste di Noè, per salvare il bestiame che pascola abusivamente sul fondo. Dacché l’Italia fu fatta a onta dei suoi uomini migliori, viscide serpi lattare ingrassano succhiando l’ultima stilla di latte dalle smunte mammelle di un popolo truffato, oppresso, irriso, beffato - gente che ormai vive la vergogna dell’appartenenza. Ciascuno dei masnadieri lucra milioni ogni anno, qualcuno centinaia di milioni. Sono la ricompensa del servizio che essi rendono a Roma, ossia alla Toscopadana.
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
MEL GIBSON TRA I NOSTRI BRIGANTI! Mel Gibson tra i Nostri Briganti
I NEOBORBONICI SONO I DISCENDENTI DEI BRIGANTI
nella battaglia per il Sud, per la verità, per le tradizioni e la cristianità
Da molti anni tra di noi avevamo una speranza: un film vero sulla storia dell'unificazione italiana, sulla guerra del cosiddetto "brigantaggio" e sulla successiva inevitabile emigrazione.
La speranza era accompagnata da un nome: Mel Gibson. Tra i tanti protagonisti del cinema mondiale, infatti, il regista del film più bello della storia del cinema, La Passione di Cristo, sarebbe stato perfetto per leggere la nostra pagina di storia più importante.
Profondamente legato allle tradizioni e ai valori cristiani, Mel Gibson sarebbe stato capace di sintetizzare in un film sicuramente epocale le tragedie che i nostri Popoli (profondamente legati alla Cristianità) hanno sofferto in una guerra impossibile contro un mondo nuovo che non ci apparteneva e non ci appartiene. Un film così avrebbe cambiato la storia del Sud di ieri e, forse, quella del Sud di domani permettendo a molti di noi di rintracciare e di rientrare in possesso delle nostre radici e del nostro orgoglio da troppo tempo perduto. Ora questo sogno potrebbe diventare realtà.
Gennaro De Crescenzo
Pres. nazionale Movimento Neoborbonico
Leggi oltre per visionare la rassegna stampa
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GLI ARABI E LE DUE SICILIE In questi tempi di conformismo culturale, mi accorgo che anche tra noi neoborbonici, parlare di arabi, Islam e cristianità genera tensioni, equivoci e visioni della storia e della realtà, fortemente influenzate da impostazioni terzomondiste ed antioccidentali.
Eppure per i nostri padri, ed i padri dei nostri padri, il rapporto con il mondo arabo, ed in genere con gli “stranieri”, non era soggetto ad alcuna ambiguità. La vita nel Regno delle Due Sicilie, scorreva seguendo scelte chiare ed inequivocabili sul piano sociale, diplomatico, giuridico ed economico.
Saltimbanchi di varia estrazione, oggi si prodigano per farci digerire la storiella della contaminazione culturale e di un “meridione” da sempre “aperto” allo straniero nella continuità di una tradizione “mediterranea”.
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
Il nuovo libro dell'Editoriale Il Giglio
Antonio Boccia
MASSACRO A LAURIA
la resistenza antigiacobina in Basilicata tra 1799 e 1806
Il 22 gennaio 1799, le truppe d’invasione francesi, guidate dal generale Championnet, entrarono a Napoli, aiutati ed accolti dai pochi giacobini napoletani. La repubblica instaurata si prefiggeva di realizzare l’utopia giacobina, e tentò di farlo con cieca ferocia: in meno di cinque mesi di vita, il governo composto da giacobini napoletani e gli invasori francesi si macchiarono del sangue di almeno 60 mila vittime e si resero responsabili del saccheggio del patrimonio artistico del Regno. Il tragico periodo ebbe fine il 13 giugno 1799, quando il Cardinale Fabrizio Ruffo, Vicario generale del Re, incaricato di riconquistare il Regno, entrò a Napoli, concludendo l’epica marcia di migliaia di volontari che in quattro mesi avevano sbaragliato l’esercito francese, unico caso di insorgenza vittoriosa della Penisola.
La restaurazione del legittimo Sovrano e la pacificazione del Regno ebbero breve durata: una nuova invasione francese aprì il cosiddetto decennio murattiano. Agli ordini del generale Andrea Massena, l’8 e 9 agosto 1806 le truppe francesi di Napoleone Bonaparte rasero al suolo Lauria, piccola ma importante città della Basilicata, dopo aver travolto la generosa resistenza di un’intera comunità.
Un abitante su sette, donne e bambini compresi, fu passato per le armi. I vincitori infierirono persino sui cadaveri. Chiese e case furono saccheggiate. «Tutto è stato distrutto dalle fiamme», scrisse Massena nel suo rapporto a Giuseppe Bonaparte.
Fu questa l’esemplare vendetta degli invasori per punire l’insurrezione legittimista e cattolica scoppiata il 13 luglio, quando i lucani insorti indossando la coccarda borbonica avevano assalito il distaccamento francese e messo in fuga i soldati.
Documentato sulla base di fonti d’epoca inedite, il saggio di Antonio Boccia apre uno squarcio su uno dei periodi storici che più di altri ha subito la manipolazione ideologica, giunta a celebrare come “eroi” i giacobini napoletani, che furono invece traditori della Patria, e come “liberatori” gli invasori stranieri, che invece massacrarono e depredarono.
Narrando episodi di una storia “minore”, ma strettamente collegata alle maggiori vicende del regno delle Due Sicilie e dell’Europa stessa, sconvolta in quegli anni dalla furia rivoluzionaria, l'Autore offre al lettore la visione di una storia incarnata in quei contadini e soldati, religiosi e intellettuali che ne furono protagonisti diretti, nel bene e nel male, subendone concretamente le conseguenze.
Antonio Boccia
Massacro a Lauria
Prefazione di Gennaro De Crescenzo
Collana Saggi, pagine 96
il libro è in corso di spedizione ai Soci de Il Giglio
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Il prossimo 31 ottobre ... - da Fraternità cattolica il 23/10/2006 @ 18:19
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BOICOTTA HALLOWEEN !!
è una festa pagana imposta da massmedia e mercanti !
combatti contro la cancellazione
della nostra identità culturale
e della tradizione cattolica !
leggi l'articolo
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
BICENTENARIO DI FRA' DIAVOLO 11 NOVEMBRE 1806 – 11 NOVEMBRE 2006
BICENTENARIO DELLA MORTE DI MICHELE PEZZA
SABATO 11 novembre, Biblioteca Comunale di Gaeta, via Annunziata 7
Con il patrocinio del Comune di Gaeta e dell’Assessorato alla Cultura Convegno di Studi con gli interventi del Sindaco di Gaeta, dr. Massimo Magliozzi,dell’Assessore Luigi Coscione, della prof.ssa Maria Alba Pezza (discendente di Fra’ Diavolo), e dei proff. Gennaro De Crescenzo e Vincenzo Gulì (Movimento Neoborbonico)
GEMELLAGGIO NAPOLI-BUENOS AIRES La scorsa settimana, venerdì, vi è stato un simpatico e significativo incontro dei responsabili della sede nazionale di Napoli con un gruppo di studenti argentini, figli di emigranti, in viaggio di istruzione con due docenti tra cui Angelo Ciampi, vecchio socio del Movimento Neoborbonico.
Leggi tutto... Qualcuno ha scoperto l'acqua calda Pasquale Costagliola
Qualcuno ha scoperto l’acqua calda sulla crisi napoletana o per meglio dire campana: la disorganizzazione generale. Forse sarebbe più giusto parlare di anarchia totale. La nostra terra infatti, se qualcuno non se ne era accorto, vive nel caos. Strana condizione che sembra configurarsi per la metropoli ma anche per le province della ex Campania felix tra disordine del traffico, rifiuti per strada, edilizia selvaggia, criminalità diffusa, commercio abusivo. E’ l’affermazione dello stato “primitivo” con i vizi della modernità, dell’uomo contro l’uomo, senza regole nè scritte, nè orali.
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
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L'ultima Notizia
365 giorni borbonici - da editoriale il giglio il 13/11/2006 @ 01:55
http://www.editorialeilgiglio.it/img/Calendario_07.jpg CALENDARIO 2007
dedicato alle LL. MM.
Francesco II e Maria Sofia di Borbone
cartoncino patinato 22x32 con cordoncino
10 pagine interamente a colori
calendario in semestri
€ 11,00 + spese di spedizione
sconto del 10% ai Soci de Il Giglio
Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
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Auguri di buon natale http://www.neoborbonici.it/portal/im...s/wpe07204.jpg Leggi tutto...
Movimento neoborbonico -Incontro di fine anno Evento di fine anno
Venerdì 29 dicembre 2006 alle 18.30 sarà celebrata una santa messa in ricordo di S. M. Francesco II di Borbone ultimo sovrano delle Due Sicilie.
La funzione sarà celebrata da Don Oreste Farina nella chiesa di S. Maria Degli Angeli in largo Rotonda di S. Nicola La Strada- Caserta .
Subito dopo la celebrazione religiosa si terrà un incontro tra i responsabili nazionali con i convenuti , nei pressi di viale Carlo III di S. Nicola La Strada nei locali del Hotel Pisani.
Leggi tutto... Bicentenario antifrancese Giovedì 28 dicembre 2006 sarà commemorato nel comune di Castelluccio Superiore presso Lauria (PZ) il bicentenario del passaggio delle orde francesi che invasero il regno nel 1806 saccheggiando la cittadina lucana. Nell'occasione sarà apposta una lapide e si terrà un convegno nella sala municipale con l'intervento dei proff. Gennaro De Crescenzo e Vincenzo Gulì. In precedenza, a Lauria, il locale delegato avv. Antonio Boccia ha organizzato, nella cappella di San Ferdinando Re, una Messa in suffragio di S. M. Francesco II (in occasione del CXII anniversario della morte) e degli altri re cattolici di Napoli, officiata da don Francesco Sirufo. Altri...
http://www.neoborbonici.it/portal/te.../search_01.png Associazione culturale Neoborbonica
L'orgoglio di essere meridionali
http://www.neoborbonici.it/portal/te.../search_02.png http://www.neoborbonici.it/portal/te...ages/pixel.png
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
BICENTENARIO NASCITA GARIBALDI Ricorre quest’anno il bicentenario della nascita del criminale Giuseppe Garibaldi e lo stato italiano ha ben pensato di investire i nostri soldi programmando una serie di pubbliche iniziative per riproporre il sistema menzognero della retorica risorgimentale. http://www.neoborbonici.it/portal/im...ies//garib.jpg Il Movimento Neoborbonico è naturalmente in azione per la difesa della verità storica e della dignità del Sud. Il 24 c.m. si insedierà un Comitato Antigaribaldi nell’ambito della presentazione di un testo del presidente Gennaro De Crescenzo sul nizzardo. Per far crollare l’apparato risorgimentale che opprime da 146 anni il Meridione d’Italia è necessario minare le sue colonne portanti come i falsi miti di personaggi tipo Garibaldi. Invitiamo coloro che ci seguono a segnalare ogni iniziativa, dal più piccolo paese alle grandi città, prevista per celebrazioni garibaldine in modo che sia possibile intervenire tempestivamente per far sentire la nostra voce di documentato dissenso.Ogni neoborbonico ed ogni simpatizzante deve diventare una vigile e scaltra sentinella per dare filo da torcere a questi bambini cresciuti (come sono gli intellettuali che si ostinano a raccontare balle per incensare Garibaldi nel ricordo di fiabe sentite da piccini) che si illudono di utilizzare tranquillamente le pubbliche risorse per le preventivate celebrazioni.
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Sede delegazione "Terra di Lavoro" Movimento in movimento
Nella giornata di sabato 17 marzo 2007 alle ore 18.30 in piazza Parrocchia 8 a San Nicola la Strada (CE), alla presenza della Stampa Casertana, sarà inaugurata la sede della Delegazione del -Movimento Neoborbonico - Provincia di "Terra di Lavoro",
Leggi tutto... Metti una sera a Roma... Neoborbonici Roma- Si ricomincia
Sabato 10 marzo alle 18,30 incontro a Roma, organizzato dal responsabile relazioni esterne del movimento neoborbonico Fiore Marro, dal delegato di Roma Luca Longo e da Carmine Ricciolino, appuntamento con i soci e simpatizzanti del movimento neoborbonico di Roma, presso gli uffici della “Associazione italiana zincatura” in Via Luigi Lilio n° 62 - Roma-EUR 2° piano int. 6, per contatti : Leggi tutto... Altri...
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
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Benvenuto su Editoriale Il Giglio
Contro Garibaldi
appunti per demolire il mito di un nemico del Sud
Collana Saggi, pp. 104
€ 8,00 + spese postali
Sulla figura di Garibaldi e del suo ruolo nella vicenda risorgimentale sono state date interpretazioni non sempre omogenee che, pur riconoscendolo unanimemente come artefice dell’unificazione italiana, hanno proposto sfumature diverse del personaggio, illuminandone ora alcuni tratti ora altri.
Chi fu, dunque Garibaldi? L’eroe che dedicò la vita a combattere per ideali di libertà e di giustizia? Oppure lo strumento inconsapevole di una trama di potere ordita da massoni e liberali per impossessarsi dell’intera Penisola? O ancora, il rivoluzionario che collaborò attivamente alla conquista del Regno delle Due Sicilie, condividendo pienamente gli scopi e i mezzi delle forze unitariste? La risposta a queste domande è la chiave per rileggere l’intera impresa risorgimentale e per valutarne le conseguenze, che giungono fino ai nostri giorni.
Il Giglio, nell'anno del bicentenario della nascita, ha scelto di parlare di Garibaldi fuori dal mito e dall’agiografia, fuori dalla retorica vecchia e nuova.
Sulla base, cioè, di documenti e fonti storiche misconosciute ed occultate e non di pregiudizi ideologici, perchè «a circa un secolo e mezzo dall’unificazione italiana, è più che necessario parlare di saccheggi, di popoli massacrati, di paesi devastati, di milioni e milioni di Meridionali deportati verso i paesi più sperduti del mondo.
E non si possono proporre delle alternative: o Garibaldi fece l’Italia unita con tutte le sue responsabilità e con tutte le conseguenze ancora vive sulla nostra pelle o non si capisce perché ne parliamo ancora e magari lo celebriamo per anniversari o bicentenari.
Non è più il tempo dei Garibaldi ‘alti, belli, biondi con gli occhi azzurri’ e intoccabili, delle figurine o degli sceneggiati televisivi: visti i nuovi studi venuti alla luce in questi anni, bisogna raccontare, soprattutto ai nostri ragazzi, anche le verità più scomode per rientrare in possesso della nostra memoria storica di napoletani, meridionali e italiani.
Da Garibaldi in poi ha origine la colonizzazione culturale ed economica delle nostre terre. E non possiamo assolverlo in alcun modo: o era consapevole di ciò che faceva e tutt’altro che in buona fede o, se non lo era, ha procurato al Sud tanti e tali danni, con conseguenze ancora così gravi e attuali da essere condannabile anche se incapace di intendere e di volere.
O Garibaldi non sapeva nulla di quanto gli accadeva intorno, non si accorgeva che nel suo nome venivano imprigionate, torturate e massacrate migliaia di persone e non si potrebbe assolverlo in alcun modo per un comportamento che rasenterebbe una cinica follia; o Garibaldi era consapevole e artefice di tutto questo e allora si rivelerebbe come uno spietato conquistatore ai danni delle popolazioni meridionali. Nell’uno e nell’altro caso ci si allontana per sempre dall’immagine di quell’eroe “senza macchia e senza paura” diffusa dalla storiografia ufficiale anche più recente.»
Partecipa anche tu alla presentazione
sabato 24 febbraio 2007, ore 18:30
Hotel Majestic, Napoli
Contro Garibaldi
appunti per demolire il mito di un nemico del Sud
intervengono
Lorenzo Del Boca
storico, presidente nazionale Ordine dei Giornalisti
Vincenzo Gulì
vicepresidente Associazione Culturale Movimento Neoborbonico
Marina Carrese
Editoriale Il Giglio
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Le ultime 2 notizie
Seminario 2007 - da
Fraternità Cattolica il 19/01/2007 @ 21:10
Le Due Sicilie tra Rivoluzione e Contro-Rivoluzione
http://www.editorialeilgiglio.it/img/Brigante_700.jpgInizia martedì 23 gennaio, alle ore 19:00, il Seminario di formazione 2007 organizzato da Fraternità Cattolica che tratterà i seguenti temi:
La rivoluzione francese come epoca
L’Illuminismo e la sua penetrazione a Napoli
Il 1799 Controrivoluzione vittoriosa
Le istituzioni delle Due Sicilie e il liberalismo
L’economia del Regno e gli interessi del capitalismo liberale
L’apparato industriale. Il regno del Sud che poteva essere
Le sette e la propaganda liberale nella dissoluzione delle Due Sicilie
La resistenza all’unificazione. Il brigantaggio e l’ emigrazione
Le Due Sicilie tra Rivoluzione e Contro-Rivoluzione
http://www.editorialeilgiglio.it/img/Brigante_700.jpg
Inizia martedì 23 gennaio, alle ore 19:00, il Seminario di formazione 2007 organizzato da Fraternità Cattolica che tratterà i seguenti temi:
La rivoluzione francese come epoca
L’Illuminismo e la sua penetrazione a Napoli
Il 1799 Controrivoluzione vittoriosa
Le istituzioni delle Due Sicilie e il liberalismo
L’economia del Regno e gli interessi del capitalismo liberale
L’apparato industriale. Il regno del Sud che poteva essere
Le sette e la propaganda liberale nella dissoluzione delle Due Sicilie
La resistenza all’unificazione. Il brigantaggio e l’ emigrazione
365 giorni borbonici - da
editoriale il giglio il 13/11/2006 @ 01:55
http://www.editorialeilgiglio.it/img/Calendario_07.jpg CALENDARIO 2007
DEL REGNO DELLE DUE SICILIE
dedicato alle LL. MM.
Francesco II e Maria Sofia di Borbone
cartoncino patinato 22x32 con cordoncino
10 pagine interamente a colori
calendario in semestri
Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
MUNNEZZA! http://www.neoborbonici.it/portal/im...//radiorai.jpg VERGOGNA!
Napoli e la sua provincia muoiono sommerse dai rifiuti e avvolte dal fumo degli incendi e carico di diossina cancerogena.
Chi ci ha ridotto così non sente neanche l’esigenza di scusarsi, di chiederci perdono e, meno che mai, di dimettersi. Tutti colpevoli: regione, provincia, comune, commissari ordinari e straordinari, maggioranze responsabili o ignave, opposizioni assenti o complici. Tutti colpevoli e senza attenuanti.
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LA DISCARICA DEL BENTEGODI http://www.neoborbonici.it/portal/im...cassonetti.jpg
La giusta euforia per la determinante vittoria del Napoli a Verona, non deve far passare in secondo piano i gravissimi episodi avvenuti nello stadio scaligero.
Leggi tutto... FESTA NAZIONALE DEL 13 GIUGNO E' in preparazione la I Festa Nazionale Duosiciliana per la vittoria del 13 giugno 1799.
Si terrà il 9 giugno 2007 a Napoli a partire dalla Guglia di Portosalvo, monumento eretto per ricordare la grande vittoria del card. Ruffo contro i Giacobini, in via Marina con deposizione di una corona per i caduti borbonici.
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http://www.neoborbonici.it/portal/te...ages/pixel.png http://www.neoborbonici.it/portal/te.../search_01.png Associazione culturale Neoborbonica
L'orgoglio di essere meridionali
http://www.neoborbonici.it/portal/te.../search_02.png http://www.neoborbonici.it/portal/te...ages/pixel.png
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
FESTA AZZURRA http://www.neoborbonici.it/portal/images/stories//a.gif Leggi tutto...
Il nuovo Sud Rivista "Il Nuovo Sud"http://www.neoborbonici.it/portal/im...uovo%20sud.bmpLo aspettavamo da tempo e finalmente esce dalle rotative napoletane una pubblicazione a forte connotazione identitaria il cui scopo fondamentale sarà quello di mettere in evidenza le peculiarità di un SUD ancora pulsante, nonostante i continui oltraggi e le continue mortificazioni.
Leggi tutto... IDENTITA' Noi siamo per l’identità, si ma quale? Beh Un’identità qualsiasi!
Da più parti si sente proclamare lo slogan dell’identità, “Siamo un movimento identitario”, “Il nostro è un partito identitario”, “Il popolo a cui ci rivolgiamo è quello identitario”, “Noi abbiamo risvegliato l’identità “ Quante volte negli ultimi tempi abbiamo riscontrato su comunicati, dichiarazioni di pseudo comizi, appelli queste frasi, questa parolina che sembra essere diventata prodigiosa, IDENTITA’ .
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
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Fermiamo i garibaldesi, per l'onore e per la Patria
Ci sono delle occasioni che vanno prese al volo
A tutti i duosiciliani, a tutte le associazioni meridionaliste, al popolo napolitano e siciliano, appello per manifestare contro l’evento che si terrà a Napoli il 4 luglio 2007 in nome del criminale Garibaldi...
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DAGLI AL TRADITORE!
http://www.neoborbonici.it/portal/im...//pisacane.jpg Comunicato stampa per l'ignobile tre giorni di festeggiamenti per il traditore rinnegato delle Due Sicilie Carlo Pisacane.
Cade oggi il 150^ anniversario della fine della spedizione di Sapri con la morte del suo capo Carlo Pisacane.
Leggi tutto... Solidarietà ai pendolari napoletani
Contro i soliti razzisti solidarietà ai pendolari napoletani
Qualche giorno fa un gruppo di pendolari napoletani ha bloccato la stazione di Roma per protestare contro il mancato rinnovo di una convenzione tra Ferrovie dello Stato e Regione Campania e che prevedeva degli sconti nei viaggi settimanali tra Sud e Nord. Anche tenendo in giusta considerazione i danni subiti da chi si trovava a viaggiare in quelle ore, esprimiamo tutta la nostra solidarietà a questi “nuovi emigranti” di cui nessuno si ricorda e che nessuno, a quanto pare, a Sud come a Nord, da sinistra e da destra, ha voluto e saputo rispettare. Nessuno si è accorto, infatti, che in questi anni decine di migliaia di campani e di meridionali hanno aperto una nuova pagina nella tragica e infinita pagina dell’emigrazione iniziata, come sappiamo e non a caso, all’indomani dell’unificazione italiana. Dal 1860 in poi, infatti, tutti i governi monarchici e repubblicani, di qualsiasi parte politica essi fossero, non hanno saputo fare altro che proporci anno per anno un’unica e imperdonabile soluzione: partire.
Negli ultimi anni in tanti hanno trovato un lavoro nell’Italia del centro-nord ma, vista la precarietà dei lavori e gli stipendi troppo bassi, si sobbarcano decine di ore di viaggi ferroviari in condizioni che purtroppo conosciamo, lasciando case e famiglie la domenica e pernottando spesso negli stessi treni senza lamentarsi con nessuno e senza chiedere niente a nessuno. Solo in questi giorni è venuta fuori questa storia e solo perché, tra le tante incapacità dei nostri politici regionali, possiamo annoverare anche questa “dimenticanza”: hanno dimenticato i nostri pendolari nonostante le promesse strombazzate in più occasioni di aiutare chi aveva cercato e trovato lavoro lontano dalle proprie città.
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
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Charles Sant'Elia Neoborbonico ..
http://www.neoborbonici.it/portal/im...antiduosic.jpg Duosiciliani d'oltre Oceano : Orgoglio identitario
Vorrei innanzittutto porre i miei piu calorosi saluti a tutti gli amici borbonici che si sono davvero impegnati nella lotta per il riconoscimento non solo della nostra storia ma anche per risolvere i problemi della mancanza di una conoscenza diffusa di quella nostra storia e cultura, e di offrire una nuova tappa di azione politica e culturale nell’ambito italiano e europeo.
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DAL BLOG DI GRILLO
Dal blog del nostro amico Beppe Grillo viene un severo monito a salvaguadare la nostra salute. Non pensate che sia veramente l'ora di attuare seriamente il COMPRASUD?
E’ in arrivo l’uomo bionico. I metalli che ingeriamo ci stanno trasformando in ferramenta ambulanti.
L’elenco che segue riporta alcuni metalli contenuti in prodotti che mangiamo tutti i giorni, metalli come Titanio, Cobalto, Argento.
Basta saperlo. Come per le sigarette è sufficiente aggiungere un’etichetta con su scritto: “Attenzione, vetro all’interno”, oppure “Piombo, Bismuto e Solfato di Bario possono produrre effetti collaterali”.
Leggi tutto... Un'anima divisa in due-Frattamaggiore 26/7/2007
Un'anima divisa in due
Il 26/7/2007 alle 19.30 a Frattamaggiore presso la sede del movimento Nostra Romanitas, il movimento "L'insorgenza" presenterà il libro di
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
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Saboja a Morano Calabro Allarmi, Allarmi!http://www.neoborbonici.it/portal/im...s//divieto.jpg
Cari Compatrioti,pare che Emanuele Filiberto sarà a Morano Calabro il giorno 12 settembre. Cos’altro vuole questo signore? A cosa mirano le sue continue apparizioni alle nostre latitudini?
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Attività di Movimento Incontri Neoborbonici sez. di Caserta e di Roma
Caserta
Riunione lunedì 10 settembre alle ore 19.30 presso i locali della Parrocchia della Rotonda di S.Nicola dei neoborbonici “Terra di lavoro”. L’incontro è aperto anche ai simpatizzanti.
Siete pregati di intervenire perchè bisogna innanzitutto concentrare il gruppo per il congresso del 14 ottobre
Non mancate !
Il presidente Neoborbonici “Terra di Lavoro”
Giuseppe Vozza
Leggi tutto... Incontro Neoborbonico con i duosiciliani di Puglia Puglia Neoborbonica
II responsabile relazioni esterne del Movimento Neoborbonico Fiore Marro e la delegazione di Andria presieduta da Armando Calvano hanno indetto in data 15 settembre 2007 un incontro con i soci, ed i simpatizzanti neoborbonici ed i duosiciliani della Puglia.
Temi dell'incontro:-Nuove Iscrizioni-Eventuali collaborazioni con altre associazioni-Progetto per unificare in un solo organismo i Duosiciliani/neoborbonici della Puglia-Varie ed eventuali.Per maggiori informazioni e per sapere come raggiungere il luogo dell'incontro clicca sotto. Leggi tutto... Altri...
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Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
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LA SETTIMANA DEI BRIGANTI
Gennaro De Crescenzo alla
SETTIMANA DEI BRIGANTI
2a Settimana di studi sul brigantaggio meridionale
VILLA CASTELLI (BR) – 25 settembre / 1 ottobre 2007
Inizio: ore 19,00
(25/28 settembre – Biblioteca Scolastica Multimediale “Giovanni Neglia” – Piazza Ostillio)
(29 settembre / 1 ottobre – Sala Consiliare Comune di Villa Castelli – Piazza Municipio)
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Un'anima divisa in due
Presentazione del libro di Fiore Marro
Sabato 22 settembre 2007
Il comune di S.Nicola La Strada(CE) in collaborazione con il movimento neoborbonico "Terra di Lavoro" presenta il libro:
Un'anima divisa in due-di Fiore Marro
Leggi tutto... UTOPIA
L’UTOPIA NEMICA DI NAPOLI DAI PENSATORI DEL CINQUECENTO AI GIACOBINI DEL SETTECENTO
Nel XVI secolo fu coniata la parola utopia da parte di Tommaso Moro, santo inglese tanto intransigente verso lo scismatico Enrico VIII da pagare con la vita la sua fede cattolica. Quello che scrisse sull’utopia rappresentava una società slegata dal tempo e dallo spazio (quindi inesistente, cioè utopica in greco) di esseri finalmente mondati dai problemi della vita umana. Pochi anni dopo il termine fu ripreso da un calabrese, un altro Tommaso, di casato Campanella.
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[FARO] Encuentro Tradicionalista Civitella del Tronto
- XXXVIII Encuentro Tradicionalista de Civitella del Tronto: La tradición más allá de la memoria
Civitella del Tronto, 5-6 abril 2008. Como saben los lectores de FARO, los días 5 y 6 de abril se ha celebrado el XXXVIII Encuentro Tradicionalista de Civitella del Tronto, bajo el lema "La tradición más allá de la memoria: el problema del Estado católico y el pensamiento político-jurídico de Carlo Francesco D'Agostino".
El abogado Carlo Francesco D'Agostino, fundador del Centro Político Italiano, director de L'Alleanza Italiana, tras haber rechazado con firmeza el fascismo precisamente en nombre de la doctrina política católica, fue por lo mismo, después de la II Guerra Mundial, el más pugnaz opositor de la democracia cristiana, tanto teórica como práctica. Su nombre, objeto de desprecio generalizado en tantos ambientes que hubieran debido en cambio secundarle, queda como uno de los puntos de referencia del catolicismo político del período. En España, la revista Verbo, tan cercana a nosotros, le dedicó un obituario en 1999, año de su fallecimiento. Por su parte, el profesor Danilo Castellano, querido amigo de FARO, catedrático de la Universidad de Udine, le dedicó no hace mucho un libro, De christiana republica (Edizioni Scientifiche Italiane, Nápoles, 2005), excelente introducción a su vida y obra, e incluso inmejorable presentación del problema político en el mundo católico.
El sábado 5, en el Hotel Zunica, comenzó la reunión científica, bajo la presidencia del historiador Mauricio Di Giovine, delegado de la Comunión Tradicionalista en la península italiana y caballero de la Orden de la Legitimidad Proscrita. Saludó a los presentes, transmitió el saludo de S.A.R. Don Sixto Enrique de Borbón e ilustró brevemente la finalidad y el contenido del encuentro, dando la palabra seguidamente a los distintos ponentes. El primero fue monseñor Ignacio Barreiro, director de la oficina romana de Human Life International, quien explicó la doctrina de la Iglesia sobre la comunidad política y su desnaturalización por el modernismo político. A continuación, el profesor napolitano Giovanni Turco abordó la crítica del liberalismo de D'Agostino, que está en la base de su pensamiento y que viene a constituir una suerte de contra-tradición. En tercer lugar, en ausencia de Pietro Giuseppe Grasso, catedrático de la Universidad de Pavía y maestro de los iuspublicistas italianos, se dio lectura a su texto sobre la valerosa (y aislada) crítica de D'Agostino a la Constitución italiana de 1947. El profesor Miguel Ayuso, de la Universidad de Comillas, fue el cuarto orador, para abordar la cuestión de la constitución cristiana de las sociedades en el pensamiento de nuestro autor. Finalmente, el ya citado profesor Danilo Castellano, fue el encargado de presentar las conclusiones.
La presentación de algunas de las publicaciones aparecidas durante el último año y una cena de hermandad, amenizada por el grupo folclórico napolitano Canzionere dell'Appia, completaron la jornada.
En la mañana del domingo 6, bajo la presidencia del profesor de la Universidad de Perusa, Paolo Caucci von Saucken, la reunión se trasladó en cortejo hasta el monumento a Mateo Wade, oficial irlandés que defendió Civitella cuando el intento de invasión napoleónico. Allí, el profesor Miguel Ayuso pronunció unas palabras subrayando la continuidad esencial de la historia contemporánea, tanto de parte de los revolucionarios como de los defensores de la tradición, y recordando a Francisco Elías de Tejada, de cuya muerte se cumplía el trigésimo aniversario, y al abogado Silvio Vitale, que allí mismo pronunció su último y recordado discurso. Acto seguido, comenzó el ascenso a la fortaleza de Civitella, a cuyas puertas Giovanni Turco pronunció unas sentidas palabras en recuerdo de Pino Tosca, en el lugar desde donde éste solía dirigirse a los participantes. Llegados al patio de armas, se alzó la bandera de las Dos Sicilias, y a continuación el director de L'Alfiere, Edoardo Vitale, realizó la conmemoración del soldado napolitano. Siguió la Santa Misa, celebrada en el rito romano tradicional por monseñor Ignacio Barreiro, quien en el sermón trasladó al orden temporal la figura sobrenatural del Buen Pastor, evocando en tal sentido la figura del Rey católico. En el memento de difuntos se recordó a los amigos fallecidos. El tradicional almuerzo de clausura concluyó con la llamada hasta el año próximo, si Dios quiere.
Fotografías de estos actos en el área Fotos de las páginas para suscriptores de FARO, álbum Civitella del Tronto 2008
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Agencia FARO
[FARO] Nápoles. La identidad traicionada: la unificación italiana contra la Tradición
Roma/Nápoles, 29-30 mayo 2008. El profesor Miguel Ayuso, director científico del Consejo de Estudios Hispánicos "Felipe II", durante la semana pasada ha visitado en Roma a distintas personalidades de la Curia y de la Academia.
A continuación, como había informado FARO, se trasladó a Nápoles para intervenir en el seminario "La identidad traicionada: la unificación italiana contra la Tradición", organizado por la Editorial Il Giglio y el Movimiento Neoborbónico y celebrado en el Hotel Oriente el día 30, festividad de San Fernando, Rey de León y de Castilla. Bajo la presidencia del profesor Giovanni Turco, Marina Carrese, de la Editorial Il Giglio, fue la primera en hacer uso de la palabra, ilustrando la temática general de la reunión. A continuación, Miguel Ayuso, trató de la "nación", distinguiendo la visión tradicional de la revolucionaria, y examinando la relación entre ambas en Francia, España e Italia. La historiadora Angela Pellicciari, que ha adquirido notoriedad los últimos años por una serie de libros sobre la unificación italiana, demostró seguidamente cómo el llamado "Risorgimento" no consistió en realidad sino en un mito puesto al servicio del anticatolicismo. Para concluir, el profesor Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimiento Neoborbónico, desmontó las mentiras de una historiografía constitutiva de una verdadera leyenda negra del Reino de las Dos Sicilias. Una sala llena, pese al puente y a la magnífica climatología, siguió con interés las intervenciones. La prensa local se ha hecho amplio eco de la reunión.
Reportaje fotográfico en las páginas para suscriptores de FARO, área Fotos.
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Agencia FARO
[FARO] Vídeo napolitano: La resistencia contra la masonería
Nápoles, abril/agosto 2008. Los suscriptores de FARO están puntualmente informados de los anuales Encuentros Tradicionalistas de Civitella del Tronto, el Montejurra napolitano. Un suscriptor llama nuestra atención sobre un vídeo que recoge una parte de los actos de este año (celebrados el 5 y 6 de abril), bajo el expresivo título La Resistenza contro la massoneria, disponible en YouTube: http://es.youtube.com/watch?v=I2YrgOpVqTQ
Despachos anteriores en las áreas Mensajes y Archivos de las páginas para suscriptores de FARO
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Agencia FARO
Respuesta: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
1894 27 dicembre 2008 http://www.neoborbonici.it/portal/im...pdf_button.pnghttp://www.neoborbonici.it/portal/im...rintButton.png http://www.neoborbonici.it/portal/im...mailButton.png http://www.neoborbonici.it/portal/im...esco_ii_08.jpg In occasione del CXIV anniversario della morte dell'ultimo Re di Napoli Francesco II di Borbone il Movimento Neoborbonico ha organizzato una Messa Solenne nella Chiesa di San Ferdinando, vicino al Palazzo reale, alle ore 18.00 del 27 dicembre 2008.
Neoborbonici, tradizionalisti, cavalieri costantiniani e filo-borbonici hanno affollato la storica chiesa, che ha visto crescere Francesco di Borbone, in un'atmosfera ieratica e coinvolgente. Da lassù il nostro grande, santo, ultimo re ci guidi nell'ardua leadership che ci è stata data per il riscatto del Sud.
Analoghe cerimonie si sono svolte in vari luoghi distanti dalla capitale duosiciliana il più lontano dei quali è la cittadina di Red Bank nel New Jersey (USA), grazie a emigranti abruzzesi.
I duosiciliani tutti attendono un segnale dal Loro Re.
Cronaca dell'evento fatta dal cap. Romano cav. Alessandro:
Come preannunciato, il 27 dicembre 2008, alle ore 18.00, si è celebrata presso la Chiesa Reale di S. Ferdinando in Napoli la Messa in suffragio del nostro amato Sovrano Francesco II, nel 144° anniversario della sua morte.
Nella chiesa gremita da moltissimi compatrioti, c’era un’atmosfera solenne ed un diffuso sentimento di commozione.
Alle parole di apertura del Vice Priore (il Priore è S.A.R. Carlo di Borbone) della Confraternita che amministra la Chiesa, Dott. Cav. Nob. Marco Crisconio, hanno fatto seguito quelle del Vicepresidente del Movimento Neoborbonico Prof. Cav. Vincenzo Gulì.
Profonda e coinvolgente l’omelia del celebrante Mons. Raffaele Ferriero che ha messo in evidenza le virtù umane e cristiane del nostro amato Sovrano, incitando il nostro Popolo a “svegliarsi” e ad essere esempio di coerenza cristiana, così come lo fu Francesco II, davanti ad una società e ad una politica corrotte, esortando i Legittimisti a non farsi fagocitare da questi tempi dove i veri valori umani e cristiani sono stati soppiantati da quelli falsi del consumismo, della corruzione, della sopraffazione e dello sfruttamento dei più deboli.
All’apertura l’Inno del Regno delle Due Sicilie, suonato all’organo a canne dal Maestro Giuseppe Perucatti ed, in chiusura, il “ Maestà comandate! “ invocato dall’Ufficiale Borbonico. Quindi il Flauto di Francesca Romano, che in onore del nostro Re ha intonato le note della “ Adunata generale”, ha concluso la struggente cerimonia.
Durante la Santa Messa e gli onori al Re, la Guardia D’onore è stata formata dai Cavalieri Costantiniani Luigi Andreozzi e Giovanni Samo accompagnati dal Rappresentante dell’Ordine Dott. Cav. Mino de Lucia.
Tra i presenti la maggior parte dei compatrioti della prima ora con in testa il Presidente del Movimento Neoborbonico Prof. Cav. Gennaro De Crescenzo, numerosi Cavalieri Costantiniani, tanti giovani e giovanissimi.
Tuttavia spiccavano alcune assenze.
A tal proposito, di fronte a chi ha voluto comunque essere presente nonostante la lontananza ed impedimenti anche fisici, sono stati sollevati seri dubbi sull’autenticità del pensiero e delle azioni di chi, pur essendo vicino, diserta sistematicamente tali fondamentali appuntamenti di fede e di fedeltà. Nello specifico, tale atteggiamento è apparso agli occhi di molti autorevoli compatrioti come una grave mancanza di rispetto nei riguardi del Sovrano celebrato, della sua augusta Famiglia, dell’Ordine Costantiniano, di tutti gli intervenuti e dello “schieramento” autenticamente legittimista organizzatore della cerimonia.
Come ha ricordato il sacerdote, per costoro è valida la parabola del Signore secondo la quale l’assenza colpevole è dovuta al fatto che: “Non è possibile servire Mammona e nello stesso tempo Dio”.
http://www.neoborbonici.it/portal/te...s/image_01.jpg
Respuesta: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias
http://www.editorialeilgiglio.it/img/stemmino_an.gif
La nuova pubblicazione dell'Editoriale Il Giglio
Uno Dio e uno Re
il brigantaggio come guerra nazionale e religiosa
di Antonella Grippo
http://www.editorialeilgiglio.it/img/Uno_Dio_uno_Re.jpg
Dopo Brigantaggio legittima difesa del Sud, la raccolta degli articoli della Civiltà Cattolica sul brigantaggio curata dal prof. G. Turco, la nuova pubblicazione del Giglio riprende la tematica, con stile snello e vivace, per dimostrare, con nuovi ed ulteriori documenti, la verità dell'assunto dei Padri Gesuiti: il brigantaggio fu davvero guerra di difesa da un aggressore violento e animato da principi opposti alla storia e all'identità meridionali, fu guerra in nome di Dio e del Re.
All'indomani stesso della scomparsa del Regno, interi paesi si sollevarono, si armarono e diedero vita alla grande epopea dei briganti. Se la storiografia non fosse stata partigiana e ideologica, questi eroi non sarebbero stati chiamati "briganti" ma patrioti e oggi le strade dei paesi lucani, calabresi, avellinesi, cilentani, porterebbero i loro nomi.
Tra i primi briganti ci furono i soldati che non rinnegarono il giuramento fatto e non vollero passare nell'esercito italiano. Accanto a loro, i legittimisti europei, giovani e nobili ufficiali stranieri. Ai loro ordini masse di contadini, uomini e donne, che impararono a combattere, a resistere, a sopportare la violenta repressione operata da 120.000 soldati piemontesi. Alla fine, la violenza ebbe ragione del valore: le deportazioni delle famiglie, le fucilazioni sommarie senza processo, la miseria prodotta dalle leggi speciali, isolarono i briganti facendoli divenire lupi selvatici come la propaganda ideologica li aveva sempre dipinti. Recise le radici ideali che lo avevano alimentato fino ad allora, il brigantaggio chiuse rapidamente la propria parabola, senza più la forza di resistere e combattere perché gli erano stati strappati l'anima e il cuore.
Dieci anni di rivolta contro uno Stato usurpatore e rapace, dieci anni di violenta e devastante repressione, sono stati l’atto di nascita dell’Italia unita. I segni lasciati sono molto più profondi di quanto si possa immaginare: solo così si spiegano sentimenti ed atteggiamenti che da sempre connotano i rapporti Nord-Sud, la reciproca mancanza di fiducia, la “disaffezione alle Istituzioni e lo scarso senso civico” imputate ai Meridionali, la malcelata convinzione che il progresso socio-economico del Settentrione sia fondato su una pretesa superiorità morale.
Solo così si può spiegare soprattutto la nascita e il permanere di classi dirigenti ipocrite, disoneste, prone ai poteri forti, corrotte e corruttrici, disposte ad ogni sorta di collusioni. Solo così si spiegano 148 anni di politica nazionale agita con l’unico obiettivo del bene privato e il baratro economico tra Nord e Sud scavato con le braccia e il sudore dei Meridionali. Fin quando non sarà tutto chiarito su quell’atto di nascita dell’Italia unita, tutto quel che è seguito continuerà a non essere comprensibile e parlare di futuro, qualunque esso sia, non avrà senso.
Collana Saggi, 2008
pp. 144, 9 illustrazioni
€ 10,00 - sconto Soci 30%
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