PRIMAVERA.. O " MARTIRIO CRISTIANO "
Violenza inaudita contro le comunità cristiane distribuite nel mondo. Cristiani uccisi a sangue freddo dal fondamentalismo islamico che sta invadendo con strategia l’Occidente, indebolito, vulnerabile e disarmato. In nome della tolleranza abbiamo preparato la strada al loro accesso. Organizzati in rete per colpire all’ estero le comunità cristiane, gli islamici si profilano una minaccia per l’ Italia, principale obiettivo, centro della cristianità e sede del Vicario di Cristo. Primavera araba o martirio cristiano? Tutto pianificato per sterminare quelli che siamo ritenuti gli infedeli, ovvero coloro che hanno permesso la costruzione di moschee in lungo e in largo, che hanno inserito la religione islamica nei programmi scolastici, che li hanno accolti nel tessuto sociale fino ad una perfetta integrazione nazionale.. I rischi che corriamo ormai sono altissimi, le organizzazioni islamiche sono solide e ben strutturate con l’appoggio e la complicità di poteri forti, esistenti nel nostro territorio. Guerre di odio dichiarato si succedono da millenni.
Da Gregorio VII (1073-1085) a Clemente V (1305-1314) più di venti Pontefici hanno sostenuto la missione dei crociati, e se siamo cristiani nel presente, lo dobbiamo a questi eroi che hanno pagato la nostra libertà religiosa con il sangue del loro martirio. Oggi esiste ancora lo spirito crociato? Quello dei cristeros in Messico che in nome di Cristo Re hanno difeso la loro fede fino al martirio.. e quello dei cristiani uccisi in Vandea, la cui colpa fu quella di non voler abiurare Dio? Questi eventi non possono passare sotto silenzio. Le nostre radici cristiane negate nella costituzione della Comunità europea sono un vero atto di omissione e di ingiustizia alla storia.
Oggi ne riparliamo come i tempi che furono.. intanto nei telegiornali e nei social network si assiste ad un crescendo dei cristiani perseguitati per la fede, indifesi dalle istituzioni, vittime di continue stragi nelle comunità religiose nelle ore di preghiera; dall’ altra parte degli schermi noi, con le mani legate da una cultura occidentale buonista che considera ancora possibile una sorta di convivenza con ciò che si sta profilando un pericolo per il Paese e per le nostre famiglie.
Assistiamo con indifferenza ad una generazione, la nostra, priva di identità cristiana; i giovani, estranei alla portata di questi eventi, presi dalla mondanità, impreparati al sopraggiungere di qualsiasi pericolo; superficiali e distratti pensano di godersi la vita come se fosse solo un mero divertimento da discoteca che si consuma giorno per giorno fino all’ ultimo respiro. Cosa sta avvenendo a questa umanità sfibrata, anestetizzata e separata dalle proprie radici le cui risorse sociali, psicologiche e spirituali sono la forza in questa drammaticità?
Viviamo ore terribili in questo presente, ma è la nostra storia e dobbiamo affrontarla nell’ attesa di duri eventi. Andiamo avanti con grinta ed affidati alla speranza e all’ intercessione dei martiri cristiani, continueremo la nostra battaglia con una crociata di preghiera giorno e notte perché ad illuminare la strada che Dio vorrà, sarà il giusto che risplende come luce nell’ oscurità del mondo:
“ Non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini.” (Mt 5,13-16)
Vigilanti come le vergini sagge del Vangelo ad attendere lo sposo, pronti con le lampade accese nell’ora del giudizio…
IL RESTO RITORNERÀ
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