La Vergine del Pilar di Saragozza

(di Stefano Nitoglia su Radici Cristiane n. 18)

Una significativa “coincidenza”
Il 12 ottobre, giorno della festa della Madonna del Pilar, è una data doppiamente significativa per l’Hispanidad, perché coincide con la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, avvenuta, appunto, all’alba del 12 ottobre del 1492. Al momento dell’avvistamento della nuova terra, Colombo si trovava a bordo della caravella ammiraglia denominata Santa Maria. Un’altra coincidenza? Sta di fatto che da allora la Spagna, quasi come premio della lunghissima, plurisecolare battaglia in difesa della fede contro gli invasori musulmani, ebbe in dote il Nuovo Continente, nel quale esportò la fede cristiana e la devozione mariana.

La venuta della Santa Vergine


Il culto alla Virgen del Pilar, risale, però, a epoca ben anteriore, vale a dire ai primissimi anni del Cristianesimo. L’Apostolo Giacomo, detto il Maggiore, per distinguerlo dal Minore, cugino di Gesù e primo vescovo di Gerusalemme, aveva indirizzato il suo zelo apostolico verso ovest, passando da Gerusalemme in Spagna.
Giacomo – Santiago per gli spagnoli – era figlio di Zebedeo e di Salome e fratello di Giovanni, il discepolo prediletto di Gesù. Chiamato dal Signore mentre con il fratello Giovanni era intento a riassettare le reti presso il lago di Genezareth, lasciò tutto e Lo seguì.
Dicevamo che Giacomo si trovava ad esercitare il suo apostolato in Spagna. Ma benché avesse profuso tutto il suo zelo, i frutti erano scarsi: solo otto persone avevano ricevuto il battesimo.
La notte del 2 gennaio del 40 dopo Cristo, sconfortato, Giacomo aveva riunito i suoi discepoli fuori dalle mura di Saragozza, lungo le rive dell’Ebro, il fiume che dà il nome alla Penisola Iberica, la Spagna. Pensava di dover annunciare il suo ritorno a Gerusalemme, quando il cielo fu illuminato da una luce intensa. Oh meraviglia, uno stuolo di angeli – così recita la Tradizione – cantando recava su una colonna (pilar, in spagnolo) la Vergine Maria in carne ed ossa, che in quel tempo viveva a Gerusalemme.
Giunti sul luogo dove erano Giacomo e gli otto discepoli, gli angeli fissarono sul terreno la colonna e Maria, sempre secondo la tradizione, testimoniata dalla relazione latina medievale, avrebbe detto: “È qui, figlio mio, il luogo segnalato e destinato ad onorarmi. Qui, grazie a te e in memoria mia, la mia chiesa deve essere edificata. Cura questa colonna sulla quale io sono, perché – siine certo – è il Figlio mio e il Maestro tuo che l’ha inviata dal Cielo, facendola portare dagli angeli. Presso questa colonna poserai l’altare della cappella. E in questo luogo, per le mie preghiere e la mia intercessione, la forza dell’Altissimo opererà prodigi e portenti ammirabili, specialmente per coloro che, nelle loro necessità, mi invocheranno. Questa colonna si eleverà in questo luogo sino alla fine del mondo e mai mancherà in questa Città chi veneri il nome di Gesù Cristo, mio Figlio”.
San Giacomo eresse attorno alla colonna, che testimoniava, fatto unico nella storia del Cristianesimo, una venuta della Madonna e non una semplice apparizione, una piccola cappella di otto passi per sedici, la Santa Capilla attuale, ancora inserita nell’enorme e splendido santuario mariano barocco che sarebbe stato edificato successivamente.
Dopo di ciò, sarebbe ripartito per Gerusalemme dove l’attendeva, circa due anni dopo, il martirio che l’avrebbe consacrato primo Apostolo martire. Più tardi, il suo corpo sarebbe tornato in Spagna, di cui è patrono, a Compostela, dando origine ad uno dei più imponenti fenomeni di pellegrinaggio di tutto il Medioevo, recentemente tornato in auge in occasione del centenario compostellano dell’anno scorso.
Ancora oggi la Virgen del Pilar, una Madonna col Bambino in legno nero, alta 38 centimetri, troneggia sulla colonna cilindrica di diaspro portata dagli angeli, alta 177 centimetri e con un diametro di 24, avvolta da un artistico rivestimento di argento e di bronzo, circondata dalle bandiere dei Paesi dell’Hispanidad, a protezione delle centinania di migliaia di fedeli che ogni anno accorrono a venerarla, fino alla fine del mondo, come recita la sua promessa.

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