2:. Il Paese dei cedri
Il Libano è un piccolo paese mediorientale (10.452 kmq) con una popolazione di circa 3,5 milioni di abitanti.
La sua storia è lunga 14 secoli:
il Libano, infatti, è stata la terra dei Fenici e molte vicende bibliche si sono svolte nei suoi confini:
è menzionato otre 60 volte nella Bibbia;
è l’unico paese visitato da Gesù Cristo fuori della Palestina;
nel suo territorio si trovano Cana, città del primo miracolo di Gesù, e il monte Hermon, probabilmente il monte Tabor della Trasfigurazione;
il simbolo nazionale, il cedro, che compare anche nella bandiera, conosciuto con il nome di Arz el Rab (cedro di Dio), è l’unico albero che “Dio ha piantato con le sue mani”, secondo la tradizione biblica, dove è citato 103 volte.
Prima del 1975, la maggioranza della popolazione era cristiana, ma in Libano hanno convissuto pacificamente e in perfetto equilibrio ben 18 comunità religiose cristiane, islamiche, druse ed ebraiche.
Questa felice situazione, che ha costituito la caratteristica principale del Libano, è stata determinata proprio dalla presenza della comunità cristiano-maronita, attorno alla quale il Paese ha costituito la propria millenaria storia.
Maroniti
Il cedro simbolo del Libano, vecchio di 5000 anni
Rappresentano l’unica comunità cristiana del mondo arabo pienamente riconosciuta come parte a pieno titolo del Paese, con completa libertà di espressione, di culto e di partecipazione alla vita politica sociale e culturale.
La Chiesa Maronita prende il nome da San Marone, eremita vissuto circa nel 400 d.C. Alla sua morte, i monaci suoi discepoli, che seguivano la regola di San Benedetto, si diffusero in tutta la regione, fondando monasteri attorno ai quali si costituirono comunità civili.
In seguito alla conquista araba (640 circa), i maroniti si rifugiarono nella zona montuosa del Paese e difesero la propria fede e la propria cultura con una lunga resistenza, durata quasi 3 secoli. Chiesa e popolo rimasero uniti sotto la guida del Patriarca di Antiochia e questo fece dei maroniti il punto di riferimento di tutti coloro che subivano la violenza della conquista o che erano perseguitati per qualunque motivo.
L’arrivo dei Crociati (X sec.) consentì di riprendere le relazioni con l’Occidente, permettendo alla Chiesa Maronita di riallacciare il legame con il Pontefice romano e la Chiesa Cattolica. La Chiesa libanese, infatti, è pienamente cattolica; quello maronita è un rito locale (come quello ambrosiano in Lombardia p. es.).
L’appoggio dato ai Crociati fu pagato molto duramente dai libanesi che subirono una feroce persecuzione. Ciò nonostante continuarono ad affermare la propria autonomia e, nel tempo, il Libano divenne il rifugio sicuro per tutti i cristiani d’Oriente, poiché il Patriarca maronita era tanto autorevole da poter tenere testa agli emiri turchi che governavano la regione.
Il ruolo dei Maroniti non è stato legato unicamente alla conservazione della fede cattolica in Oriente, ma è stato determinante nella costruzione della cultura e dell’identità libanese, così come essi sono stati gli artefici principali della rinascita del mondo arabo in età contemporanea, anche grazie alla rete di scuole da loro fondate e alla capacità d’iniziativa economica ed imprenditoriale che li ha sempre caratterizzati.
La nascita del Libano indipendente si deve quasi esclusivamente al ruolo svolto dalla comunità Maronita.
Libanesi
Le caratteristiche dell’identità libanese sono essenzialmente due:
Il lungomare di Beirut
- aver trovato un equilibrio culturale, sociale e politico che permettesse la convivenza pacifica e rispettosa di diverse confessioni, ciascuna mantenendo la propria identità.
Questa caratteristica è profondamente sentita dai Libanesi come fondante del loro essere nazione ed resiste nel sentimento popolare, come le recenti dimostrazioni antisiriane hanno dimostrato, nonostante le vicende degli ultimi trent’anni abbiano profondamente sconvolto il tessuto sociale del Paese, costringendo almeno due generazioni a crescere senza quella rete di legami familiari e sociali attraverso i quali si trasmettono cultura, usi e tradizioni.
- rappresentare, nei Paesi mediorientali, una enclave che condivide con l’Occidente valori, cultura, mentalità, pur essendo completamente ed assolutamente araba ed orgogliosa di esserlo.
Il Libano, con la sua storia, ha dimostrato che:
- arabo non significa esclusivamente islamico
- la cultura araba può mantenere rapporti proficui con la cultura occidentale
- non è ineluttabile la spaccatura tra il mondo occidentale e quello arabo
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