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Tema: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias

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  1. #1
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    Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias

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    Difendiamo la nostra Storia Adunata Duosiciliana
    I neoborbonici casertani chiamano a raccolta il popolo duosiciliano per protestare contro chi vuole fare del “Real Sito di Carditello” una operazione commerciale, chiunque tiene a cuore la storia e la salvaguardia della cultura meridionale è invitato a partecipare alla manifestazione che il movimento neoborbonico sta organizzando in difesa del sito borbonico di S. Tammaro.
    Invitiamo ed esortiamo il popolo duosiciliano a presenziare alla dimostrazione, non consentiamo più questo scempio alla nostra storia.

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    Riunioni virtuali e non solo
    Incontriamoci su Internet
    La delegazione lombarda del Movimento Neoborbonico, nella persona di Giuseppe De Gennaro, ha acquistato per un anno una "stanza" virtuale in cui tutti noi duosiciliani possiamo incontrarci, scambiare opinioni, riunirci.
    E' un mezzo efficace e gratuito che ci consente di mantenere costanti i contatti da tutto il mondo, di incontrare nuovi simpatizzanti, di rafforzare e tenere vivo quel sentimento di appartenenza al progetto di riscatto delle Due Sicilie. Il programma consente a turno, previa prenotazione per alzata di mano (si clicca su un simbolo a forma proprio di mano), di poter parlare ed intervenire, con la supervisione del gestore della stanza che garantisce il corretto funzionamento della stessa.
    La stanza si trova su www.Paltalk.com ed accedervi è un'operazione molto semplice che cercherò di sintetizzare in brevi passaggi.
    Leggi tutto... Chi di speranza campa disperato muore
    di Nicola Zitara

    Siderno, 16 ottobre 2006

    Non è questione d’essere pessimista, è la realtà. Che è questa: il Sud dello Stato italiano (ed è stupido considerarlo il Sud d’Italia) è già morto. E’ un cadavere che puzza orrendamente. Né il governo romano potrebbe risuscitarlo, anche se volesse. Solo Cristo, calato in questa terra di miscredenza, riuscirebbe a metterci mano. Tutto è perduto, in primo luogo l’onore.
    Al posto del Signore, su questo immane Disastro è planato l’economista politicizzato Romano Prodi. Non ha portato doni. E’ arrivato a Locri in veste di Noè, per salvare il bestiame che pascola abusivamente sul fondo. Dacché l’Italia fu fatta a onta dei suoi uomini migliori, viscide serpi lattare ingrassano succhiando l’ultima stilla di latte dalle smunte mammelle di un popolo truffato, oppresso, irriso, beffato - gente che ormai vive la vergogna dell’appartenenza. Ciascuno dei masnadieri lucra milioni ogni anno, qualcuno centinaia di milioni. Sono la ricompensa del servizio che essi rendono a Roma, ossia alla Toscopadana.
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  2. #2
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    Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias

    MEL GIBSON TRA I NOSTRI BRIGANTI!
    Mel Gibson tra i Nostri Briganti










    I NEOBORBONICI SONO I DISCENDENTI DEI BRIGANTI

    nella battaglia per il Sud, per la verità, per le tradizioni e la cristianità







    Da molti anni tra di noi avevamo una speranza: un film vero sulla storia dell'unificazione italiana, sulla guerra del cosiddetto "brigantaggio" e sulla successiva inevitabile emigrazione.



    La speranza era accompagnata da un nome: Mel Gibson. Tra i tanti protagonisti del cinema mondiale, infatti, il regista del film più bello della storia del cinema, La Passione di Cristo, sarebbe stato perfetto per leggere la nostra pagina di storia più importante.





    Profondamente legato allle tradizioni e ai valori cristiani, Mel Gibson sarebbe stato capace di sintetizzare in un film sicuramente epocale le tragedie che i nostri Popoli (profondamente legati alla Cristianità) hanno sofferto in una guerra impossibile contro un mondo nuovo che non ci apparteneva e non ci appartiene. Un film così avrebbe cambiato la storia del Sud di ieri e, forse, quella del Sud di domani permettendo a molti di noi di rintracciare e di rientrare in possesso delle nostre radici e del nostro orgoglio da troppo tempo perduto. Ora questo sogno potrebbe diventare realtà.




    Gennaro De Crescenzo

    Pres. nazionale Movimento Neoborbonico













    INVIATE I VOSTRI COMMENTI, RICHIESTE E SUGGERIMENTI PER IL FILM DI MEL GIBSON A



    neoborbonici@neoborbonici.it



    verranno recapitati direttamente al regista










    Leggi oltre per visionare la rassegna stampa















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    GLI ARABI E LE DUE SICILIE In questi tempi di conformismo culturale, mi accorgo che anche tra noi neoborbonici, parlare di arabi, Islam e cristianità genera tensioni, equivoci e visioni della storia e della realtà, fortemente influenzate da impostazioni terzomondiste ed antioccidentali.

    Eppure per i nostri padri, ed i padri dei nostri padri, il rapporto con il mondo arabo, ed in genere con gli “stranieri”, non era soggetto ad alcuna ambiguità. La vita nel Regno delle Due Sicilie, scorreva seguendo scelte chiare ed inequivocabili sul piano sociale, diplomatico, giuridico ed economico.

    Saltimbanchi di varia estrazione, oggi si prodigano per farci digerire la storiella della contaminazione culturale e di un “meridione” da sempre “aperto” allo straniero nella continuità di una tradizione “mediterranea”.

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  3. #3
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    Re: Actividades del tradicionalismo prohispánico de las Dos Sicilias

    Il nuovo libro dell'Editoriale Il Giglio
    Antonio Boccia
    MASSACRO A LAURIA
    la resistenza antigiacobina in Basilicata tra 1799 e 1806

    Il 22 gennaio 1799, le truppe d’invasione francesi, guidate dal generale Championnet, entrarono a Napoli, aiutati ed accolti dai pochi giacobini napoletani. La repubblica instaurata si prefiggeva di realizzare l’utopia giacobina, e tentò di farlo con cieca ferocia: in meno di cinque mesi di vita, il governo composto da giacobini napoletani e gli invasori francesi si macchiarono del sangue di almeno 60 mila vittime e si resero responsabili del saccheggio del patrimonio artistico del Regno. Il tragico periodo ebbe fine il 13 giugno 1799, quando il Cardinale Fabrizio Ruffo, Vicario generale del Re, incaricato di riconquistare il Regno, entrò a Napoli, concludendo l’epica marcia di migliaia di volontari che in quattro mesi avevano sbaragliato l’esercito francese, unico caso di insorgenza vittoriosa della Penisola.

    La restaurazione del legittimo Sovrano e la pacificazione del Regno ebbero breve durata: una nuova invasione francese aprì il cosiddetto decennio murattiano. Agli ordini del generale Andrea Massena, l’8 e 9 agosto 1806 le truppe francesi di Napoleone Bonaparte rasero al suolo Lauria, piccola ma importante città della Basilicata, dopo aver travolto la generosa resistenza di un’intera comunità.
    Un abitante su sette, donne e bambini compresi, fu passato per le armi. I vincitori infierirono persino sui cadaveri. Chiese e case furono saccheggiate. «Tutto è stato distrutto dalle fiamme», scrisse Massena nel suo rapporto a Giuseppe Bonaparte.
    Fu questa l’esemplare vendetta degli invasori per punire l’insurrezione legittimista e cattolica scoppiata il 13 luglio, quando i lucani insorti indossando la coccarda borbonica avevano assalito il distaccamento francese e messo in fuga i soldati.

    Documentato sulla base di fonti d’epoca inedite, il saggio di Antonio Boccia apre uno squarcio su uno dei periodi storici che più di altri ha subito la manipolazione ideologica, giunta a celebrare come “eroi” i giacobini napoletani, che furono invece traditori della Patria, e come “liberatori” gli invasori stranieri, che invece massacrarono e depredarono.
    Narrando episodi di una storia “minore”, ma strettamente collegata alle maggiori vicende del regno delle Due Sicilie e dell’Europa stessa, sconvolta in quegli anni dalla furia rivoluzionaria, l'Autore offre al lettore la visione di una storia incarnata in quei contadini e soldati, religiosi e intellettuali che ne furono protagonisti diretti, nel bene e nel male, subendone concretamente le conseguenze.

    Antonio Boccia
    Massacro a Lauria
    Prefazione di Gennaro De Crescenzo
    Collana Saggi, pagine 96

    il libro è in corso di spedizione ai Soci de Il Giglio









    L'ultima Notizia
    Il prossimo 31 ottobre ... - da Fraternità cattolica il 23/10/2006 @ 18:19


    BOICOTTA HALLOWEEN !!
    è una festa pagana imposta da massmedia e mercanti !
    combatti contro la cancellazione
    della nostra identità culturale
    e della tradizione cattolica !

    leggi l'articolo









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