DECENNIO FRANCESE:CELEBRAZIONI E CONTRO - CELEBRAZIONI
Manifestazione del 24 marzo a palazzo Serra di Cassano - resoconto

A palazzo Serra di Cassano, divenuto covo dei più sfegatati neogiacobini, si è oggi pomeriggio insediato il comitato per le celebrazioni del bicentenario del decennio francese 1806-1815. Ancora una volta siamo l’unica parte del mondo dove si vantano i meriti dei conquistatori stranieri e si occultano quelli dei nostri grandissimi regnanti (borbonici). Tutta l’intellighenzia napoletana, da Galasso a Scirocco, era presente con il suo codazzo di cortigiani veri in cerca di visibilità e gratitudine; anche il consolato francese aveva il suo rappresentante alquanto frastornato dall’ingenuità degli organizzatori che glorificano (a spese nostre) la venuta di un esercito invasore.

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Per fortuna della verità storica c’era anche una folta espressione di Neoborbonici che, garrendo bandiere gigliate listate a lutto , hanno distribuito a passanti e convenuti il volantino allegato. I tronfi professoroni intervenuti si saranno certamente crucciati dell’esistenza di chi, senza interesse venale, ha avuto il coraggio di lanciare la sfida. Effetto innegabile del loro disappunto è stato il massiccio schieramento di polizia che si è dispiegato subito dopo l’arrivo del drappello neoborbonico. Esagerati! I lazzari e i briganti ancora non sono scesi in campo!...

Da oggi esiste quindi anche un comitato per le contro-celebrazioni del decennio napoleonico che ha preso già contatti con decine di paesi del Meridione continentale dove più efferati furono i crimini dei francesi per opportune manifestazioni e che , a breve, allestirà a Napoli un convegno per spiegare le ragioni duosiciliane che portarono alla resistenza popolare contro l’invasione e demitizzare la pretesa civilizzazione che avrebbero donato i transalpini sulla punta delle baionette insanguinate.

Un altro passo è stato compiuto per la ricostruzione della nostra memoria storica, base di ogni rinascita anche politica del Mezzogiorno.

Vincenzo Gulì